Bimota presenta la sua prima naked, una moto dalle formidabili linee dal taglio acuto, ma essenziali su cui è innestato l'ormai celebre propulsore Ducati Testastretta, il bicilindrico a L di 1198 con distribuzione desmodromica.
Avveniristici i materiali utilizzati per questa realizzazione che abbinati a una componentistica di alta quantità permettono di tenere l'ago della bilancia sotto i 177 Kg.
La ciclistica vede un robusto telaio a traliccio in tubi d'acciaio quadrati con piastre laterali di rinforzo in lega di alluminio. La sospensione anteriore vede una forcella Marzocchi upside down con steli da 43 mm, mentre al posteriore spicca un monoammortizzatore Extreme-Tech.
I freni non potevano essere altro che Brembo con doppia pinza radiale.
Scheda tecnica Bimota DB9 Brivido:
la Bimota DB9 Brivido è lunga 204 cm e larga 83, con un interasse di 143,5 cm e la sella assestata a 80 cm netti. 177 chili è invece il peso a vuoto di questa naked, che nel reparto ciclistica può contare su sospensioni Marzocchi a steli rovesciati da 43 mm e su di un monoammortizzatore Extreme Tech realizzato appositamente per Bimota, regolabile nel precarico, estensione e compressione. Completano le dotazioni ciclistiche i freni Brembo: doppio disco da 320 mm all'anteriore (con pinze Brembo radiali dotate di 4 pastiglie separate) e disco da 220 mm con pinza a due pistoncini al posteriore. Il motore è un bicilindrico a L, 4 tempi desmodromico da 1198 cc che eroga una potenza massima di 162 cavalli a quota 9500 giri, mentre la coppia massima di 128 Nm la DB9 Brivido la raggiunge a 8000 giri pieni.
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