BMW non è interessata all'acquisto di Ducati
Ieri la notizia che Ducati è in vendita per un miliardo di euro. Subito sono partite le ipotesi dei possibili acquirenti, fatte anche dallo stesso Financial Times al quale Andrea Bonomi, alla cui famiglia risale il fondo d'investimento italiano Investindustrial che detiene la casa di Borgo Panigale.
Tra i pretendenti si era fatto il nome di BMW, colosso tedesco leader di mercato sia tra le auto che tra le moto, in special modo quelle turistiche.
Però dal quartier generale di Monaco di Baviera arriva la smentita ufficiale: ''Attualmente non siamo interessati all'acquisto di alcuna azienda'' viene comunicato in una nota.
Ipotesi quotazione alla borsa di Hong Kong o nuovo socio
Per poter diventare competitiva e cresce sul mercato, Ducati ha bisogno di un socio di livello internazionle, ha detto Andrea Bonomi. Per questo la strada sarebbe una IPO ossia una quotazione in borsa, ma non a quella di Milano tanto meno al NYSE, che è al momento il mercato principale per Ducati, bensì al listino di Hong Kong.
Oppure, optare per la vendita ad un partner. BMW si è chiamato fuori.
Si fanno i nomi degli indiani di Mahindra come quelli di Mercedes AMG e Volkswagen.
Chiunque arrivi però deve fare molta attenzione alla storia ed alla tradizione Ducati, che durano da 86 anni.
Ieri la notizia che Ducati è in vendita per un miliardo di euro. Subito sono partite le ipotesi dei possibili acquirenti, fatte anche dallo stesso Financial Times al quale Andrea Bonomi, alla cui famiglia risale il fondo d'investimento italiano Investindustrial che detiene la casa di Borgo Panigale.
Tra i pretendenti si era fatto il nome di BMW, colosso tedesco leader di mercato sia tra le auto che tra le moto, in special modo quelle turistiche.
Però dal quartier generale di Monaco di Baviera arriva la smentita ufficiale: ''Attualmente non siamo interessati all'acquisto di alcuna azienda'' viene comunicato in una nota.
Ipotesi quotazione alla borsa di Hong Kong o nuovo socio
Per poter diventare competitiva e cresce sul mercato, Ducati ha bisogno di un socio di livello internazionle, ha detto Andrea Bonomi. Per questo la strada sarebbe una IPO ossia una quotazione in borsa, ma non a quella di Milano tanto meno al NYSE, che è al momento il mercato principale per Ducati, bensì al listino di Hong Kong.
Oppure, optare per la vendita ad un partner. BMW si è chiamato fuori.
Si fanno i nomi degli indiani di Mahindra come quelli di Mercedes AMG e Volkswagen.
Chiunque arrivi però deve fare molta attenzione alla storia ed alla tradizione Ducati, che durano da 86 anni.
Aggiornamento vendita ducati:
Potrebbe essere il 18 aprile, il giorno che precede l'Assemblea degli azionisti della Volkswagen, la data dell'annuncio ufficiale del passaggio di proprietà di Ducati dalla Investindustrial Holdings, la finanziaria di Andrea Bonomi, ad Audi.
Questo è quanto riporta il quotidiano tedesco Handelsblatt, affermando inoltre che la Due diligence (la valutazione dei bilanci) della Ducati si è conclusa positivamente in questi giorni, proprio alla scadenza dell'opzione che Audi aveva su Ducati fino alla metà di Aprile. Fonti vicine alle società parlano di un prezzo di acquisto vicino agli 875 milioni di euro.
Artefice di questa operazione è Ferdinand Piech, la cui prima moto fu proprio una Ducati e che dalla mancata acquisizione del 2005/2006 ambiva all'azienda di Borgo Panigale. Lo stesso Piech avrebbe dato il nome "Eagle" all'operazione di acquisizione.
Ricordiamo che Audi AG (Gruppo Volkswagen), possiede anche il marchio Lamborghini che sicuramente ha tratto grandi benefici dal momento in cui è passata (1998) nelle mani della Casa di Ingolstad, in termini di stabilità, posti di lavoro, mantenimento degli asset e prodotti.
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